Scuolabus per RSC: il trasporto scolastico come strumento di inclusione e diritto allo studio
Garantire il diritto allo studio a tutti i bambini e i ragazzi significa non solo mettere a disposizione un’aula e degli insegnanti, ma vuol dire anche mettere tutti gli alunni nelle condizioni di poter raggiungere la scuola in modo sicuro, puntuale e dignitoso.
Ed è qui che entra in gioco il trasporto scolastico, un servizio fondamentale per tutti, ma soprattutto per le categorie più vulnerabili come gli alunni RSC che più di altri rischiano di restare indietro a causa di difficoltà logistiche e marginalizzazione sociale.
Vediamo, allora, come funziona il servizio scuolabus per RSC e quale ruolo gioca nella lotta contro le disuguaglianze e la dispersione scolastica.
Chi sono gli alunni RSC?
Quando si parla di alunni RSC ci si riferisce a bambini e ragazzi appartenenti alle comunità Rom, Sinti e Caminanti, gruppi sociali presenti in Italia da generazioni, ma spesso ancora ai margini del sistema educativo, economico e sociale.
Questi studenti sono tra i più esposti al rischio di abbandono scolastico precoce. Le motivazioni sono molteplici: dalla mancanza di mezzi di trasporto adeguati, alla distanza tra i luoghi di residenza (campi nomadi, aree isolate o insediamenti) e le sedi scolastiche, fino a problematiche legate alla discriminazione e alla povertà educativa.
Proprio per questo, garantire lo scuolabus per rom sinti e caminanti significa rimuovere un ostacolo concreto alla partecipazione scolastica quotidiana: una questione di equità e inclusione sociale per dare a tutti i bambini e i ragazzi l’opportunità di godere del diritto all’istruzione senza distinzione di etnia, cultura e religione.
Come funziona il servizio scuolabus per Rom, Sinti e Caminanti?
Il servizio di scuolabus per alunni RSC funziona esattamente come per tutti gli altri studenti ed è gestito dai Comuni per tutti i gradi inferiori di istruzione (inclusa la scuola dell’infanzia) e dalle Province per le scuole superiori.
L’unica differenza sta nel fatto che il servizio scuolabus per Rom, Sinti e Caminanti viene spesso adattato alle specifiche esigenze territoriali e sociali di queste comunità.
Ciò può significare:
- orari più flessibili;
- percorsi personalizzati per raggiungere aree difficilmente accessibili;
- operatori formati per relazionarsi in modo inclusivo con i bambini;
- dialogo attivo con famiglie e scuole per costruire un ponte di fiducia.
L’obiettivo è garantire un accesso equo all’istruzione, facilitando la regolare frequenza scolastica, riducendo le barriere logistiche e l’isolamento. Il trasporto scolastico è un diritto fondamentale di ogni bambino e deve essere garantito fino ai 16 anni a tutti e, soprattutto, a chi rischia di restarne escluso, per motivi sociali o economici.
Perché affidarsi a Iseco Group per un servizio scuolabus efficiente ed inclusivo
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